Il coraggio di denunciare

Esiste, nella vita di tutti noi, un periodo che dovrebbe essere fatto di leggerezza e di gioco, scandito solo dall’amore della famiglia, dalle esperienze a scuola e dalle conoscenze di altri bambini. In questo periodo le figure di riferimento sono i genitori, i nonni, gli zii, i cugini. Tutti quanti sono il nostro “luogo sicuro”, le braccia tra cui rifugiarsi all’arrivo delle prime frustrazioni, lo spazio in cui aprire il cuore, con le confidenze e i problemi, le gioie e i dolori.  

Per alcuni bambini, purtroppo questo luogo sicuro non esiste. Spesso sulla propria pelle scoprono che “il lupo cattivo” non è nel bosco, ma in casa, travestito “da nonnina buona”.

E allora tocca a noi grandi, armarci di coraggio e guardare in faccia quel lupo cattivo, senza se e senza ma, una volta che il bambino, con la fiducia di cui ci ritiene meritevoli, ce lo indica. Come possiamo tradire quella fiducia? Come possiamo girarci dall’altra parte e fingere di non guardare? In nome di quali assurdi valori o credenze possiamo tollerare una ferita così grande aperta sul cuore di un bambino?

E allora quando anche noi grandi ci sentiamo disorientati e in difficoltà a maneggiare un fardello così grande, c’è una sola cosa giusta da fare: lasciar perdere amici e consiglieri che di autorevole hanno solo l’ignoranza e chiedere aiuto a chi più di noi sa maneggiare con cura il dolore provocato dalla violenza.

Anche nella nostra martoriata Calabria ci sono figure e punti di riferimento: i Giudici del Tribunale per i Minorenni, esempio di eccellenza per le buone prassi adottate in questi anni. Gli assistenti sociali del nostro Comune, figure esperte e con grande conoscenza del tessuto sociale e territoriale. Le Forze dell’Ordine e la Questura di Reggio Calabria, sempre sensibile ed attenta alle problematiche che riguardano i minori. Ed in ultimo, ma non certo per ordine di importanza, gli esperti del settore, gli psicologi dei centri antiviolenza, specializzati in psicologia infantile, capaci sin da subito di attuare le disposizioni dettate dall’O.M.S., dalla Carta di Noto, dalla Convenzione di Lanzarote e da tutte le linee guida nazionali in materia di minori vittime di abusi.


Dott.ssa Valentina Arcidiaco

Psicologa /Psicoterapeuta e Assistente Sociale Specialista

Garante per i diritto dei Bambini e degli Adolescenti

Comune di Reggio Calabria


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