Aifa ha approvato il vaccino di AstraZeneca, che potrà così essere utilizzato anche in Italia.


La Commissione tecnico scientifica dell’Agenzia del farmaco ha dato il via libera per tutte le fasce di età, cioè ha seguito la stessa strada di Ema, l’agenzia regolatoria europea.

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di Elena Dusi
28 Gennaio 2021

Ha però scritto delle raccomandazioni nelle quali si indica, tra l’altro, come preferibile utilizzare il vaccino negli under 55 (comunque maggioranni), perché sulle persone nelle fasce di età più anziane ci sono meno dati. L'azienda infatti nei suoi studi clinici ha arruolato un numero più basso di anziani. Spetterà ora al ministero e alle Regioni inserire nella campagna vaccinale il nuovo strumento anche seguendo le linee dettate dall’agenzia. Pfizer e Moderna hanno dati più solidi, con efficacia vaccinale superiore al 90%. AstraZeneca secondo Ema arriva al 59,5%, comunque un dato buono rispetto ad altri vaccini come quello per l'influenza. L'idea è che se ci sono anche gli altri due disponibili per le persone più a rischio per età e patologia vadano usati quelli. Se poi ci trovasse in una fase solo con AstraZeneca sarebbe plausibile farlo ai fragili.

A questo punto il vaccino di AstraZeneca dovrebbe arrivare in Italia nella settimana tra l'8 e il 14 di febbraio (circa 430mila dosi) e poi in quella successiva (660 mila). Altre consegne saranno fatte a marzo e aprile per un totale di circa 3,4 milioni di dosi. Le Regioni difficilmente lo useranno per gli anziani, viste le raccomandazioni Aifa. In molti ci contavano perché si tratta di un medicinale più maneggevole di quello di Pfizer, soprattutto dal punto di vista della conservazione e quindi è più facilmente utilizzabile nei centri vaccinali diffusi sul territorio. Non è escluso che quindi il vaccino venga somministrato agli insegnanti e in generale alle categorie professionali sensibili.

Il vaccino di AstraZeneca arriverà in fiale da 10 dosi, che dovranno essere poi separate con le siringhe. Secondo Ema il richiamo deve avvenire tra le 4 e le 12 settimane dopo la somministrazione della prima dose. Aifa si esprimerà nei prossimi giorni su questo punto.
La Repubblica

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