Nigeria, rapite 300 studentesse da un gruppo di uomini armati

Nello Stato nord-occidentale di Zamfara. La conferma delle autorità locali che però non specificano il numero di ragazze sequestrate

Oltre 300 studentesse sono state rapite da sospetti banditi armati, nel secondo sequestro di massa di questo tipo in poco più di una settimana in Nigeria. Lo ha riferito un insegnante della scuola dove è avvenuto il rapimento, nello Stato nord-occidentale di Zamfara, spiegando che a un primo conteggio dopo l’attacco al dormitorio dell’istituto «oltre 300 ragazze» risultano disperse. Un portavoce del governatore locale, citato da Al Jazeera, ha confermato l’accaduto senza però specificare il numero di ragazze sequestrato e ha fatto sapere che le forze di sicurezza stanno cercando le studentesse.

Questo è un altro rapimento di massa a scopo di estorsione in questa regione, dove gruppi armati terrorizzano la popolazione, rubano bestiame e saccheggiano i villaggi. La scorsa settimana, 42 bambini sono stati rapiti nello Stato del Niger, nella Nigeria centro-occidentale, e più di 300 ragazzi sono stati rapiti all’inizio di dicembre a Kankara, nello Stato di Katsina. Queste bande criminali si nascondono spesso nei campi della foresta di Rugu, che si estende su quattro stati della Nigeria settentrionale e centrale: Katsina, Zamfara, Kaduna e Niger. Queste bande criminali sono motivate dall’avidità, ma alcune hanno stretto forti legami con gruppi jihadisti presenti nel nordest. Questa violenza criminale ha ucciso più di 8.000 persone dal 2011 e ha costretto più di 200.000 persone a fuggire dalle proprie case, secondo un rapporto del think tank International Crisis Group (ICG) pubblicato a maggio 2020. Il peggiore episodio resta quello dell’aprile 2014 quanto i militanti di Boko Haram hanno rapito 276 studentesse della città di Chibok nello stato di Borno.
Corriere della Sera

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